Se si finira' come nel 1929, ad un 60% di disoccupazione, e' ovvio che esistera' un serio problema di bilancio pubblico. Allo stesso modo, il peak della seconda bell curve del petrolio (produzione), comportera' maggiori costi di energia. Infine, l' effetto del pensionamento della generazione baby boom a partire dal 2011, sara' il terzo effetto che dimezzera' ulteriormente il gettito fiscale.
La prima cosa da fare, sostanzialmente, e' di eliminare la presa di parassiti speculatori nelle banche sulle disgrazie finanziarie nazionali, nazionalizzando l' industria dell' energia, le banche, le assicurazioni e la sanita', ed eliminando i privilegi fiscali di tutti gli esentasse (chiese, opere pie, e cosi' via). Il secondo passo, e' la riduzione dell' apparato pubblico a servizio virtuale, con la eccezione operativa militare, di giustizia, di energia e di sanita'.
Il terzo importante fatto, e' di incominciare ad applicare la costituzione, e di creare un vero "stato di diritto" dove non esistono "crimini senza vittime" nella sfera del giudiziario, almeno in senso penale. Cio' significa fine dei vari proibizionismi e altri reati "pseudo-morali" che esistono solo nelle menti di bigotti fanatici ignoranti, ma che costano il 50% del bilancio dell' amministrazione giudiziaria, ed il 25% cadauno dei costi delle amministrazioni legislative ed esecutive.
Il quarto fattore necessario ad una rinascita economica, e' la semplificazione estrema delle procedure di fallimento. Prima la gente fallisce, e prima e' pronta per ricominciare una nuova impresa o attivita'. Se si congela il paese in condizioni di fallimento o quasi-fallimento, non si va' da nessuna parte, solo una sana politica di incentivazione dei fallimenti puo' sbloccare lo stallo, mantenere crediti inesigibili nei libri contabili e' inutile.
Il quinto fattore necessario ad una rinascita economica, e' la riduzione di tutte le agenzie pubbliche del lavoro a servizio virtuale. Sono enti inutili che usano soldi pubblici per perpetuare agende politiche, tanto vale che siano "virtuali", almeno si eliminano costi di edifici, suppellettili, mobili, minuto mantenimento e cosi' via. L'intervento a favore del lavoro puo' essere effettuato in modo diretto, pagando direttamente i providers di riqualificazione professionale, certe propensioni "politiche" a favorire riqualificazioni verso ambienti politicamente protetti, dovrebbero essere eliminate per legge.
Infine, le amministrazioni locali con buonsenso, capiscono ovviamente la portata del problema economico che sta affliggendo il mondo, e predispongono, nelle biblioteche, stazioni, scuole, uffici pubblici, collegamenti ad alta velocita' a fibra ed accesso gratis a larga banda, in modo che la gente, se non possa essere produttiva, almeno possa essere impegnata in ricerca di lavoro positiva, e transazioni culturali e commerciali senza frontiere. Tutto aiuta, anche la minima economia della circolazione privata e dello scambio di servizi. Tutta questa gente senza nulla da fare, alternativamente, potrebbe fare una rivoluzione, se non fosse impegnata in rete.
Con accesso gratis a larga banda, il cittadino puo' offrire, quando non abile a pagare tasse perche' disoccupato, un servizio volontario in rete, di un' ora o piu' al giorno, in cambio di piu' educazione scolastica, anche questa "online". L' impiegato pubblico puo' optare per esempio, per un nuovo "status" da ufficializzare legalmente a similitudine della aspettativa, di lavoro parziale, "semi-occupazione" da venti ore la settimana, ideale in molti casi specifici ove il personale ha situazioni famigliari delicate e particolari, o necessita di aggiornamento.
Con accesso gratis a larga banda, l' intero settore di publica istruzione ed aggiornamento, dovrebbe essere ridefinito con l' apprendimento a distanza, in modo da eliminare quasi completamente gli alti costi di edilizia, minuto mantenimento e varie spese di consumo, senza effetto sulla qualita' dell' insegnamento. Lo stesso puo' essere effettuato dalla burocrazia amministrativa.
Lo stato ed una societa' impoverita, non saranno piu' in grado di pagare la tassa micro$oft, per cui sara' urgente emanare normativa che renda obbligatorio l' uso di software "open" e "gratuito", per cui le amministrazioni pubbliche e locali con buon senso, si organizzano e si dotano di capacita' di supportare i cittadini, nell' uso di questi software gratuiti.
... tutte cose logiche per qualunque politico ...
... non al soldo di multinazionali ...
... cioe' che ogni politico ...
... che non sia un "traditore del suo paese" ...
... considererebbe soluzioni ovvie ...
Wednesday, October 15, 2008
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