Cose a cui quasi nessuno pensa, quando inizia un progetto, e' quanto sarà semplice per altri estenderlo, nonché "quanto costi", non in sei mesi, ma in quindici anni, venti, e magari in trenta, e quanto sarà complicato "tradurlo" in un nuovo idioma, o portarlo su di una architettura astrusa, con un sistema operativo esoterico. Seguendo i teorici con il cervello fra le nuvole, che inventano un nuovo linguaggio di programmazione al giorno, probabilmente una analisi dei costi "onesta" potrebbe dare risultati ben diversi da cio' che l'industria vorrebbe farci credere.
Ci sono tecnologie che aiutano il progresso, ed altre che lo ritardano, e la causa di quelle che lo ritardano e' quasi sempre il profitto. Ci sono due categorie principali di acquirenti, quelli che ragionano con il cervello proprio, e quelli che ragionano con il cervello di altri, basando il ragionamento sulle leggende urbane dell' ambiente in cui sono stati indottrinati. Ci sono due categorie principali di valutazione dell'interesse, il disinteresse ed il conflitto di interesse.
Il modo di ragionare con cervello per proxi, e' piu' diffuso negli ambienti che prediligono il potere o il denaro alla realtà, forse per servilismo, si sa' che chi e' mentalmente servo, ha sempre bisogno di qualcuno che ragioni per lui, forse per mancanza di autostima, perché solo quando manca l' autostima si può pensare che il dono di natura della memoria con un minimo di quoziente intellettivo, necessari per ottenere qualunque "titolo", forniscano anche capacita' del tutto estranee, quali volonta', o capacita' decisionale o buon senso.
Una volta esistevano i mainframe nei centri di calcolo, erano macchine che richiedevano una buona dose di volontà e studio, anche solo per essere in grado di utilizzarle. Poi arrivarono i personal computers, più semplici da usare perché generalmente utilizzati con sistemi operativi single-user e spesso single-tasking. I personal computers, "PC", incominciano a questo punto ad essere di interesse per l'utente medio, in quanto possono essere usati per video giochi.
Poi vennero le interfacce grafiche, e qui si noto' per la prima volta, una esplosione di vendite nel mercato del consumo. Oggi tutti hanno un PC, e gli studenti freschi di scuola, a milioni, pensano di avere raggiunto lo stadio più alto possibile del sapere umano, cosi' come anche la nostra generazione negli anni settanta forse pensava, conoscendo una decina di linguaggi di programmazione, che nel frattempo sono diventati tremila e cinquecento.
Senza voler discutere con l' "intellighenzia" del paese sotto l' uomo con la barba bianca che perdona i peccati dai cieli, i "puristi" della semantica perfetta e della logica che accettano la statistica per ragionamento induttivo, ed il ragionamento per correlazione come scienza, se non altro dovrebbero accettare l' "evidenza empirica" dei risultati imprevedibili della "complessità" in campi ove le variabili sono già troppe prima di cominciare.
La complessità ha un prezzo, certe ditte come la multinazionale farmaceutica andata in fallimento a causa di un progetto informatico andato male, lo sanno bene, ma il bello si deve ancora vedere, perché in fondo, i sistemi "critici" semplici e mantenibili, non sono ancora stati rimpiazzati per oltre il 60% dalla tecnologia "moderna" dei geni della "complessità".
Per ora ci accontentiamo della dimostrazione "empirica" di cosa può succedere a infrastruttura "critica" quando si usano hardware e software commerciali, non disegnati per uso "mission critical", il recente caso del virus (guarda caso) per Microsoft Windows in Iran ne e' un esempio, non rideteci sopra perché uno di questi giorni succede in America, in Europa, in Giappone ed in Cina, guardatevi attorno, guardate quelli che usano Windows.
Oh, un breve riassunto per quelli che non erano ancora nati allora, dei sistemi "del futuro" e degli "standard" nelle tre decadi passate, (alcuni sono ancora vivi, ma i malati non se la passano tanto bene, anche se hanno reso i loro venditori milionari):
1995 JAVA "il linguaggio del futuro"
1991 VISUAL BASIC "il linguaggio del futuro"
1990 OS2 "il sistema operativo del futuro"
1985 EIFFEL "il linguaggio del futuro"
1985 WINDOWS "il sistema operativo del futuro"
1984 DBASE III "lo standard per database"
1982 MODULA II "il Pascal del futuro"
Thursday, October 07, 2010
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