-Apparentemente i media in amerika parlano di cause oscure e "speculazioni" che hanno provocato la crisi di wall street, ma nessuno vuole indirizzare direttamente le cause.
-In tempi passati esisteva in amerika legislazione contro l'usura, che limitava i tassi di interesse a certi livelli fissati per legge. Con legislazione anti-usura anche altre voci di "costi" irragionevoli passati ai clienti sarebbero risultate illegali.
-Ad un certo punto i furboni di wall street hanno supportato politiche che hanno comportato la eliminazione dei limiti fissati dalle leggi contro l' usura, per cui teoricamente, non esiste piu' un limite del tasso di interesse che una banca puo' praticare.
-Cio' ha comportato il fatto che chi aveva aperto conti al 7% oggi puo' anche pagare il 30% e quando si aggiungano le altre voci, il totale e' al 50% circa.
-Poi e' arrivato il cow boy che ha pensato bene di moltiplicare il debito pubblico di sette volte, con la scusa di guerre "sostenute" come il vietnam, per foraggiare attraverso i cordoni ombelicali del clientelismo, i soliti ignoti di wall street.
-Poi e' arrivata l'inflazione, la fuga dei posti di lavoro in cina, india e filippine.
-Alla fine, nel 2005 il mercato ha cominciato a scicchiolare, quando la gente ha smesso di spendere, colpita dal basso e dall' alto allo stesso tempo, con prezzi e costi in salita e reddito in discesa.
-Nel 2006 si e' fermato il mercato "non foraggiato" dell' automobile, a meta' del 2007 sono anche crollate le vendite di auto nuove, nonostante tutti gli incentivi, ed il prezzo della benzina ha cominciato a salire, ed il mercato immobiliare a precipitare.
-Alla fine del 2007 l'amerika in recessione ha trovato le banche in competizione a vendere le proprieta' immobiliari "al ribasso" per cui la gente comune ha perso la percentuale dei proprii investimenti, a causa di banche che svendevano case sotto il valore di mercato, per ricuperare urgentemente liquidita'.
-Il fatto che nel 2007 e' divenuto pressoche' impossibile vendere proprieta' immobiliari (il 50% delle proprieta' in vendita appartengono a banche), ha causato la "chiusura" del settore delle costruzioni immobiliari, per cui tutta questa gente impiegata in costruzioni e' ora a casa, praticamente tutti "lavoratori autonomi" che non risultano negli indici "ufficiali" di "disoccupazione".
-Nel 2007 si e' fermato il settore automobilistico del nuovo, ad un certo punto gli "incentivi" hanno smesso di funzionare e le banche hanno smesso di comprare carta straccia perche' senza liquidita'.
-Il settore immobiliare ed automobilistico sono la "vera" libera economia americana, che "si e' fermata". Il resto dell' economia che boccheggia e' quella che poco per volta va in fallimento per mancanza di acquirenti, cioe' tutti gli altri.
-L' informazione televisiva mente spudoratamente. Chi ha ritirato i fondi pensione dalle banche lo ha fatto per sopravvivere o per evitare altre perdite. La maggior parte della gente non sa speculare, e la maggior parte della gente e' oggi in crisi in amerika perche' il carburante e' quadruplicato, gli stipendi sono dimezzati o peggio, ed il costo della vita e' raddoppiato.
-Il disastro del mercato immobiliare, alla data attuale, non e' sanabile per almeno due-tre anni, ma per il tempo che comporta il consolidamento di tutti i ratei aggiustabili a scadenza (direi un altro paio d'anni), potra' richiedere quattro anni, per cui il mercato edile probabilmente potra' teoricamente ricominciare a costruire a pieno ritmo nel 2012, se null' altro accade.
-L' unica cosa che potrebbe salvare questo mercato ora, potrebbe essere una liberalizzazione e deregolamentazione delle licenze edili relative a frazionamento, per creare un "nuovo segmento di mercato" che non e' mai esistito in precedenza nella storia dell' america, cioe' una edilizia di piccole superfici, come in europa e giappone, il piu' possibile vicino ai centri delle citta', che "alleggerisca" dal bilancio delle citta' e contee la spesa per il mantenimento di una rete stradale folle composta di autostrade presso il nulla.
-Il disastro del mercato automobilistico, alla data attuale, non e' stabilizzabile per almeno due anni, ma se vengono introdotti modelli rivoluzionari in termini di consumi e di costi, potrebbe fare meglio, anche se il mercato dell' automobile ed il trasporto privato saranno sempre piu' in calo nei prossimi decenni.
-L' uniche cose che potrebbero salvare questo mercato ora, potrebbero essere una liberalizzazione e deregolamentazione dei requisiti di crash test ed anti-inquinamento che consenta la costruzione di auto nuove di piccolo volume e cilindrata, di basso peso e costo, ed il potenziamento del trasporto pubblico, con acquisti di veicoli di piccola stazza e alimentati da carburanti alternativi, e costruzione nelle citta' di trasporto di massa basato su monorotaia.
-Quanto sopra per creare "nuovi segmenti di mercato" mai esistiti in precedenza nella storia dell' america, cioe' un mercato di piccoli diesel-elettrici da cento chilometri litro (meta' del consumo della nuova "rivoluzionaria" autovettura della GM, mi facessero ridere con le cazzate che continuano ad inventare qui), ed un mercato che prepari attraverso un "serio" programma di trasporto pubblico, alle sempre piu' frequenti e sempre piu' care crisi del petrolio, che saranno le caratteristiche dei decenni dopo il "peak" del 2005.
-La realta' della disoccupazione non coincide con cio' che dicono in televisione. Forse, e' piu' realistico parlare, poiche' molti qui non sono lavoratori dipendenti, di una disoccupazione "reale" del doppio, e di una "sotto-occupazione" del 60%.
-La conversione verso una industria "green" non basta, il tracollo finanziario e' inevitabile perche' cosi' e' stato pianificato dai geni americani negli anni ottanta. Questo e' un ulteriore ciclo che e' coerente con la politica dell' amerika degli ultimi trenta anni.
-Quello che vogliono ottenere e' ripeter il 1929 su scala mondiale, in modo da poter spogliare il mondo di ogni possibile ricchezza rimasta, nello stessa logica con cui le banche americane nel 29 causarono la crisi in amerika per impossessarsi di tutto il malloppo.
-Ogni stato occidentale che voglia stare fuori da questa catastrofe, deve oggi considerare di nazionalizzare le banche e le assicurazioni, eliminare l' esposizione attraverso camere di compensazione, e di non considerare piu' nessun interlocutore in materie finanziarie al di fuori del governo dei paesi in questione.
-E' anche opportuno a questo proposito, tenere in considerazione che la federal reserve in amerika e' tanto "federale" quanto la federconsorzi o la federal express, per cui l' interlocutore qui' dovrebbero essere ambasciatori e consoli nelle capitali, e segretario di stato e presidente, nel paese.
... amen ...
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